Tecnologie di visione innovative per migliorare i processi produttivi
Oggi le macchine possono vedere. I loro occhi sono i sistemi di visione artificiale, diventati talmente sofisticati da affrancare macchine automatiche e robot dalla necessità della supervisione umana anche in compiti delicati come il controllo qualità a vista. Vedere è inteso non solo come l’ottenimento di una immagine di uno spazio ma soprattutto come l’interpretazione e il riconoscimento di ciò che in quello spazio è contenuto.
La visione artificiale avviene attraverso l’utilizzo di telecamere o di sensori di vario tipo (radar, ultrasuoni, per tomografia ecc.) e lo svolgimento di una serie di operazioni in fasi logicamente distinte:
- Acquisizione dell’immagine attraverso i sensori sopra menzionati;
- Prima elaborazione per ridurre il rumore e regolare il contrasto ed evidenziare informazioni rilevanti;
- Estrazione delle caratteristiche dell’immagine, ad esempio bordi, texture, forme, linee;
- Elaborazione: stabilire posizione e/o dimensione, oppure individuare la categoria cui appartiene l’oggetto, oppure confrontare l’oggetto immagine con un oggetto predeterminato;
- Risultato finale, interpretabile come una decisione: match o non match, riconoscimento o non riconoscimento, fallimento o approvazione oppure segnalazione della necessità di un’ulteriore analisi.
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